Personale 2023 – Disappear –
Se il rover Perseverance scoprisse domani una sorta di formichina marziana esplorando Marte, vorremmo sapere immediatamente tutto su quell’essere vivente.
Il perché della sua forma, dei suoi colori, abitudini, resistenza, anatomia. Sono certo se ne parlerebbe in lungo e largo su media, giornali, riviste, fumetti e molti di noi anche non volendolo svilupperebbero una specie di sentimento di ammirazione per quella creaturina.
L’ammirazione porta ad attribuire valore, importanza a qualcosa che poi sarà difficile non provare a difendere in qualche modo.
Sul nostro pianeta siamo pieni di creature formidabili, tesori di inestimabile valore del regno animale e vegetale che l’abitudine forse ci ha portati a considerare certi anche se non ci siamo mai veramente impegnati a verificarli. Soprassediamo e non li difendiamo più nonostante vivere in armonia con loro non sia facoltativo ma necessario alla nostra sopravvivenza, laddóve il loro stato di salute è il termometro del nostro.
Rari o comuni che siano dipingerli prima che scompaiano è un atto di difesa.
Ecco dunque a voi il geco che esiste e resiste sulla terra da 100 milioni di anni grazie alla sua capacità di scomparire, l’orso bruno marsicano, 60 esemplari rimasti, il gobbo rugginoso a rischio estinzione, unico al mondo per il suo becco turchese, la volpe rossa, cacciata e braccata dalla notte dei tempi per nostro diletto, un pero, dona fioritura, primizie e profumi senza volere nulla in cambio, la cincia bigia, coraggioso piccolo passero comune con elmetto, il daino dama, la sua dolcezza e la sua grazia, la lince europea, sterminata in quasi tutto il vecchio continente.
Luca Eliani
L’inasprirsi della catastrofe climatica è argomento impossibile da ospitare in una piccola pagina come questa, voglio però riportare un passaggio di uno dei tanti discorsi segnanti di uno straordinario Signore, naturalista e divulgatore scientifico che ha dedicato la sua intera esistenza a raccontarci e difendere la biodiversità.
“..ma considerate questi fatti, il 96% della massa di mammiferi oggi sul nostro pianeta siamo noi. E il bestiame che abbiamo addomesticato. Solo il 4% è tutto il resto, dagli elefanti ai tassi, dalle tigri ai pipistrelli. Il 70% di tutti gli uccelli sono ora pollame addomesticato, per lo più polli. La Natura una volta determinava come dovevamo sopravvivere, ora lo facciamo noi”.
Sir David Frederick Attenborough